
VIRGINIA HILL
Virginia Hill la contadinella dell'Alabama che diventò la regina della mafia. Nacque a Lipscomb, in Alabama, il 26 agosto 1916. Da bambina, assieme ai genitori, e i suoi nove fratelli, si trasferì in Georgia. Stanca dei maltrattamenti e dalle brutali percosse che lei e i suoi fratelli e la madre subirono dal padre alcolizzato, all'età di sette anni, ustionò il padre con il grasso di salsiccia. Nel novembre 1931, quando aveva 15 anni, sposò il sedicenne George Randell e con lui fuggì di casa alla volta di Chicago. Lì si trovò molto presto immersa nel mondo violento di alcuni dei più famigerati gangster. Dopo essersi divorziata, iniziò a lavorare come cameriera e prostituta. Poco tempo dopo Hill venne coinvolta nella malavita di New York, Chicago, Los Angeles e Las Vegas. All'inizio della sua carriera, ebbe l’incarico di "bag girl", ovvero di fare da corriere per trasportare denaro contante e merce rubata tra i principali gruppi criminali nelle più grandi città americane.
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STORIA DELLA MAFIA AMERICANA
Prologo.
Mi chiamo Fabio Fabiano sono un giallista appassionato di storia del crimine ed ho deciso di raccontarvi la mafia d’america. Per narrare questo fenomeno ho quasi perso la vista leggendo i rapporti ufficiali dell’FBI, quelli dei dipartimenti di polizia degli stati che l'hanno combattuta, le leggi, le sentenze dei Tribunali, gli articoli della stampa e dalle pubblicazioni più autorevoli. E’ stato un lavoro duro ma credetemi ne è valsa proprio la pena. Dopo tanto impegno e studio sono approdato ad un’importante conclusione. Pensate è la stessa a cui arrivò un ragazzo siciliano, ucciso dilaniato dall'esplosivo mafioso nel 1978. Questo ragazzo si chiamava Peppino Impastato è a lui che si deve questa asserzione che io condivido pienamente “La mafia è una montagna di merda” e ciò vale sia per quella italiana che per quella americana.
Ho impiegato molto tempo ma adesso mi è tutto chiaro, la mafia siciliana più che essere stata trapiantata negli Stati Uniti è da considerarsi un ibrido tra il modello criminale isolano e quello statunitense. Ciò è dovuto alla sua storia che si è svolta tra le due sponde e agli scambi durati più di un secolo tra l’isola e il continente americano.
Dobbiamo riflettere sul fatto che la mafia come fenomeno criminale ottenne la popolarità planetaria grazie alla centralità dell’esperienza statunitense e alla sua diffusione tramite l’industria cinematografica. E vi posso garantire che se la mafia fosse un fenomeno ristretto all'ambito isolano siciliano non avrebbe avuto mai la sua triste e sinistra rilevanza mondiale.
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- Numero di episodi: 105
- Ultimo episodio: 2024-11-12
- Cultura e società Documentari