
Non al denaro non all'amore né al cielo, Il suonatore Jones
Il suonatore Jones rappresenta l'epilogo della versione tratta da “L'antologia di Spoon River” di De André: il senso ricercato lungo tutto l'album. Jones è l'unico a mantenere nome proprio ed è soprattutto è l'unico che, semplicemente, esiste e lo fa in un modo e in un mondo in cui la "sua" normalità sembra essere l'unica arma capace di distruggere la precarietà di una vita apparentemente perfetta.
Jones è una persona che ha ricevuto in eredità dei terreni, che è impossibilitato a coltivare, dal momento che la terra si trova già radicata nel suo cuore. Che senso avrebbe coltivarla? Per lui ogni cosa è la radice della sua ispirazione. Jones è la persona che vive la libertà dando la sua musica per sé e per gli altri.
Nella poesia parliamo di un violinista ma, per una questione di metrica, per De André lo strumento di Jones sarà il suo flauto, unico elemento concreto, richiamo ad una vita più "terrena".
Lo stesso Fabrizio disse del suonatore: “Scrissi Il suonatore Jones una mattina molto presto, di getto: è comprensibile, nacque da un testo toccante che parla di un tale che vive dando la sua musica agli altri. Anch'io sognavo di passare la mia vita dando musica agli altri così mi rispecchiai in quei versi”.
Parole che in realtà stridono con varie interviste rilasciate a seguito dell'uscita dell'album in cui negò di essersi immedesimato nel personaggio: Jones non suonava per mestiere, diversamente da Faber.
E la relativa risposta di De André: "Non c'è dubbio che per me questa è stata la poesia più difficile. Calarsi nella realtà degli altri personaggi pieni di difetti e di complessi è stato relativamente facile, ma calarsi in questo personaggio così sereno da suonare per puro divertimento, senza farsi pagare, per me che sono un professionista della musica è stato tutt'altro che facile. Capisci? Per Jones la musica non è un mestiere, è un'alternativa: ridurla a un mestiere sarebbe come seppellire la libertà. E in questo momento non so dirti se non finirò prima o poi per seguire il suo esempio".
Gli ultimi versi della canzone sono fedeli alla poesia. Qui sembra addirittura possibile sentire il rumore di quel flauto spezzato che termina di esistere perché terminata è ormai l'esistenza del suonatore nonostante lui, “con la vita, avrebbe ancora giocato”. Jones è l'unico che conclude la propria esistenza e si abbandona alla fine senza rimpianti ma accompagnato soltanto da“un ridere rauco e ricordi, tanti” .
Non suona più, non è più in vita eppure sembra sentirlo "cianciare ancora delle porcate", chiaro riferimento ad una vita sregolata, allegra, priva di preoccupazioni, libera; la vita di chi offrì la “faccia al vento, la gola al vino e mai un pensiero non al denaro, non all'amore nè al cielo”. Non suona più, non è più in vita eppure sembra sentirlo "cianciare ancora delle porcate", chiaro riferimento ad una vita sregolata, allegra, priva di preoccupazioni, libera; la vita di chi offrì la “faccia al vento, la gola al vino e mai un pensiero non al denaro, non all'amore nè al cielo”.
Per maggiori informazioni sull'album: https://deand.re/to/#6AS9UDW
Informazioni su Lucia Lamboglia: https://instagram.com/lucia.lamboglia
Informazioni su Stefano De Castelli: https://www.facebook.com/stefano.decastelli
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Bibliografia:
Il libro del mondo, le storie dietro le canzoni (https://deand.re/to/#vY4MP4A)
Belin, sei sicuro? Storia e canzoni di Fabrizio De André (https://deand.re/to/#YVdPFFp)
Non al denaro non all'amore né al cielo, il podcast
Podcast, suddiviso per episodi, dedicato al quinto album in Studio di Fabrizio De André: "Non al denaro, non all'amore né al cielo". Liberamente tratto da "L'Antologia di Spoon River" di Edgar Lee Masters.
Il podcast è curato da Lucia Lamboglia (https://instagram.com/lucia.lamboglia) e la voce narrante è di Stefano De Castelli (https://www.facebook.com/stefano.decastelli).
Editing e grafica a cura di FaberDeAndre: https://faber.deand.re/podcast
- Numero di episodi: 10
- Ultimo episodio: 2021-09-28
- Musica