Minutella si autoproclama "grande prelato" inviato da Dio come successore di Benedetto XVI

Minutella si autoproclama "grande prelato" inviato da Dio come successore di Benedetto XVI

Cristianesimo - BastaBugie.it · 2025-07-08

TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8221

MINUTELLA SI AUTOPROCLAMA ''GRANDE PRELATO'' INVIATO DA DIO COME SUCCESSORE DI BENEDETTO XVI

Il tempo è maturo: Alessandro Minutella è ufficialmente l'inviato dal Cielo che il mondo stava attendendo da secoli. O almeno così dice.
Erano mesi che l'ex prete palermitano annunciava il grande evento apocalittico di Monza, svoltosi ieri nel palazzetto dello sport "Opiquad Arena" (riempito per un terzo).
Un pomeriggio domenicale da usare come modello di quando il fanatismo prende il sopravvento sulla fede e l'irrazionalità travalica l'ambito della religione.
Questo è il motivo per cui ci interessano tali fenomeni e per cui ne parliamo, consapevoli di essere gli unici a farlo.
Un uomo palermitano di 52 anni ha inventato di sana pianta la figura biblica e profetica del Grande Prelato, parlandone per anni e gradualmente ammiccando con sempre più intensità la possibilità di essere lui stesso.
Così, quando il "Piccolo resto cattolico", il nome del gruppo creato da Minutella, ha iniziato a essere colpito dagli scismi interni, l'ex prete siciliano ha convinto altri preti scomunicati a proclamarlo come tale. Titolo che implica anche l'essere successore di Benedetto XVI.
CHI È ALESSANDRO MINUTELLA, NEO GRANDE PRELATO
Ma innanzitutto, chi è Alessandro Minutella?
Si tratta di un ex sacerdote palermitano, noto per essere diventato il volto più radicale e controverso del tradizionalismo cattolico italiano.
Ordinato nel 1999, Minutella ha esercitato per anni il ministero sacerdotale nella diocesi di Palermo assumendo gradualmente posizioni sempre più critiche nei confronti della Chiesa postconciliare, fino ad arrivare alla completa rottura con l'autorità ecclesiastica.
A partire dal pontificato di Papa Francesco, il sacerdote ha creduto alle castronerie del giornalista Andrea Cionci sulla falsa abdicazione di Ratzinger, cominciando a parlare apertamente di "falsa chiesa" e accusando Bergoglio di eresia e invalidità.
In parallelo, pur rivendicando di avanzare con la "sola forza del Vangelo e senza mezzi umani" ha sviluppato tramite un'ossessiva presenza sui social network un culto attorno alla sua persona, costituendo un gruppo di seguaci chiamato "Piccolo Resto cattolico".
Proclamandosi veggente e inventandosi locuzioni divine, ha promesso loro di custodire la vera fede in attesa del trionfo del Cuore Immacolato di Maria.
Nel 2018 è stato ufficialmente scomunicato dalla Chiesa cattolica per scisma ed eresia. Nel 2022 è stato dimesso dallo stato clericale.
Nonostante ciò, continua a celebrare messe in rito tridentino, organizzare eventi in tutta Italia e mantenere una massiccia presenza mediatica attraverso Facebook e YouTube, dai quali la sua setta (come altro chiamarla?) dipende quasi totalmente.

CHI È IL GRANDE PRELATO E COSA SIGNIFICA
E ora veniamo al "Grande Prelato", chi è?
Si tratta di una figura inventata da Minutella sulla base di antiche visioni e apparizioni private, opportunamente manipolate.
Il Grande Prelato, sostiene in un video assieme a Cionci, è un personaggio divino che ricostruirà la gerarchia sacerdotale e la Chiesa intera nei tempi dell'apostasia. Lo stesso Minutella ha elencato alcune circostanze storiche in cui si parlerebbe di questo Salvatore (in particolare legate a Madre Mariana Francisca de Jesús Torres, Amadio da Firenze, Anna Katharina Emmerick e Dolindo Ruotolo).
La fonte principale? I suoi stessi libri, freneticamente sponsorizzati parallelamente al codice Iban.
Minutella ha cominciato a parlare del Grande Prelato circa tre anni fa, prevedendo già il corso degli eventi e preparando il terreno alla sua (auto)proclamazione avvenuta ieri.
Nelle sue strabordanti omelie ha sostenuto che il "Grande Prelato" «unirà i cristiani d'Oriente e d'Occidente», «spingerà gli ebrei a convertirsi», e, «immerso nel soprannaturale», il Grande Prelato «avrà tutte le caratteristiche: pastore, martire, teologo, predicatore, annunciatore evangelico, missionario».
Se prima diceva che il Grande Prelato «sarà eletto con un'elezione miracolosa», nel tempo ha alzato gradualmente il tiro, sparandola sempre più grossa: «Il Grande Prelato è inviato da Dio, non semplicemente eletto» e «potrebbe essere una figura ancora più clamorosa di Pietro e di tutti i Pietro messi assieme».
Nel 2022, già pensando a se stesso, precisò che «il Grande Prelato, col suo fascino, col suo carisma per il modo con cui parlerà di Cristo e delle verità della fede riuscirà a riacchiappare e ad accattivarsi l'attenzione delle masse cristiane».
Ha quindi sostenuto che addirittura Benedetto XVI si sarebbe rivolto al "Grande Prelato" nel saluto ai cardinali il 28/02/2013, quando giurò obbedienza al suo successore. Peccato che Minutella ometta di dire che in quell'occasione Ratzinger specificò che il futuro Papa a cui prestava obbedienza si trovava tra i presenti davanti a lui quel giorno.
«Il Grande Prelato», ha detto ancora Alessandro Minutella, «da quando è nato vive, non come tutti gli altri, ma inzuppato nel mistero di Dio, immerso nel soprannaturale con cose inaudite che solo lui racconterà quando la missione terminerà».

COME MINUTELLA SI È FATTO PROCLAMARE GRANDE PRELATO
Come già detto, il lento convincimento operato da Minutella nei confronti del "Piccolo resto" di essere il successore di Benedetto XVI è cominciato da tempo.
Già nel 2023, in un video intitolato "Don Minutella è il Grande Prelato?", metteva in bocca ai suoi seguaci il sospetto che lui fosse il Grande Prelato, fingendo di respingere con umiltà questo onore: «Mah non so, sarei il primo a fuggire se così fosse». Si è visto come è fuggito.
Successivamente ha ammiccato al fatto che «se per altro fossi io il Grande Prelato, è un ruolo che già svolgo tutto sommato». Aggiungendo, pochi mesi dopo: «Se non sono io il Grande Prelato l'ho anticipato nella migliore maniera».
Progressivamente Minutella è diventato sempre più esplicito: «Il Grande Prelato? E' probabile che sia io. Credo di essere io».
L'opera di convincimento è stata potenziata anche di fronte ai crescenti malumori interni sulla sua evidente auto-sponsorizzazione: «Vorrei porre una questione provocatoria», ha sbottato in un video del 2024, esasperato dalla polemiche e dagli abbandoni. «Ma perché non potrei esserlo? Non lo sono, state tutti tranquilli, va bene! Ma perché non potrei esserlo, a tutti i costi? Chi lo ha stabilito? Lo hanno stabilito quelli che se ne sono andati?».
Sempre nel 2024 ha fatto in modo che si presentasse la sua candidatura a Grande Prelato facendola passare come «volontà di Dio». Su tale candidatura si è ufficializzata la spaccatura con l'ex sodale Andrea Cionci, di cui abbiamo già parlato recentemente.
Le contraddizioni di Minutella sono infinite, ma mettersi ad elencarle sembra davvero come sparare sulla Croce Rossa.
Per pura curiosità ci soffermiamo solo sul fantomatico identikit del Grande Prelato emerso mettendo assieme alla rinfusa varie visioni private dei secoli scorsi. Chiunque capisce che tale figura non c'entra nulla con Minutella.
Se si presta fede a quanto lui stesso estrapola dagli ambigui scritti del poeta Clemens Brentano relativi alle estasi della beata Emmerick (i testi a lei attribuiti furono scartati nel 2004 come "non autentici" durante il processo di beatificazione), si parla di un personaggio proveniente "non lontano da Roma" e di "stirpe reale".
Minutella ha talmente compreso queste contraddizioni che più volte ha provato a "correggerle" per potersi auto-identificare ugualmente con la presunta visione della Emmerick.
In un video piuttosto comico del 2023 usa il noto effetto della preterizione, cioè finge di negare per affermare, e sostiene: «Penso di non essere il Grande Prelato, anche se sono vestito di rosso, questo lo devo dire, la talare ce l'ho custodita. Vengo da sotto Roma, ho 50 anni la settimana prossima, non sono nobile... ma insomma qualcosa può anche sfuggire eh!».
Da notare la manipolazione nella manipolazione: il provenire "non lontano da Roma", secondo quanto il poeta Brentano avrebbe trascritto relativamente alle visioni della Emmerick, viene da lui trasformato nel "provenire sotto Roma". Minutella evidentemente sa che la Sicilia si trova a oltre 900 km di distanza da Roma!
Questo è il vortice a cui sono sottoposti da anni gli ingenui membri del "Piccolo resto cattolico".
MINUTELLA E LA NOMINA A GRANDE PRELATO A MONZA
E finalmente arriviamo a ieri pomeriggio.
Il grande evento "divino, miracoloso e apocalittico", preannunciato da veggenti di ogni tipo nel corso dei secoli, si è svolto nel piccolo palazzetto sportivo di Monza. Capienza 4.500 posti, presenti poco più di 1.500 persone.
Minutella è riuscito a farsi eleggere dai preti scomunicati del "Sodalizio" come "Grande Prelato".
Presenti sul palco, a fianco di Minutella, si riconoscono Enrico Bernasconi, Pietro Follador, Ramon Guidetti, Johannes Lehrner più -per fare numero- un sedicente diacono (dopo l'elezione di Minutella gli si è inginocchiato di fronte in segno di adorazione). Una donna vestita da suora aveva il compito di registrare i video sul palco.
A prendere la parola è stato Bernasconi che, a nome del "Sodalizio", ha annunciato in modo solenne che «tutti coloro che non respingono il magistero pseudo-apostata di Bergoglio e Prevost sono allo stesso modo scomunicati, ovvero fuori dalla comunione con la Chiesa cattolica».
Ha quindi aggiunto che «Alessandro Maria Minutella è la guida già annunci

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